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Darkspore

Darkspore

Rasmus ha avuto il piacere di provare Darkspore nelle hall della Gamescom di Colonia. Ecco le sue impressioni in questa succosa anteprima...

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Quando Darkspore è stato annunciato all'EA Summer Showcase, poco prima del Comic-Con, ho avuto un momento di defaillance. Sembrava una specie di Diablo ambientato nello spazio, con il sistema di creazione dei personaggi di Spore e il sempreverde sistema cooperativo, ma francamente non avrei saputo che farmene.

A volte è necessario vedere un gioco all'opera con i propri occhi, e così ho fatto alla Gamescom, capendo cosa fosse realmente Darkspore e soprattutto perché, a conti fatti, è un gioco davvero interessante.

Sì, sembra Diablo nello spazio. Il produttore Thomas Vu lo paragona sia a Diablo che a Torchlight, evitando pateticamente di nascondere le fonti di ispirazione. Ma a differenza dei due giochi citati, Darkspore è ambientato in un universo fantascientifico, che ci porta a visitare una serie di pianeti esotici. Il livello mostrato nella demo, ad esempio, era caratterizzato da un'isola gigante di ghiaccio galleggiante su un oceano di plasma ardente.

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Ma l'universo è secondario al gameplay, e anche in questo senso Darkspore si differenzia dagli altri RPG. In Diablo e Torchlight si dispone di un unico personaggio che sale di livello durante l'avventura. In Darkspore, al contrario, il giocatore dispone di numerosi personaggi giocabili.

Questi si dividono in cinque categorie, che definiscono le loro abilità e i ruoli. Quantum, Plasma, Cyber, Necro e Natura. Non mi dilungherò nel descrivere ogni classe (perché, ad essere onesto, la mia memoria mi impedisce di farlo), ma ci basti sapere che alcune sono migliori nel combattimento corpo a corpo, altre negli attacchi a distanza, altre sono classi di supporto, mentre altre ancora evocano personaggi subalterni che fanno il lavoro sporco.

Si espande la propria collezione di personaggi nel corso dell'avventura, e si possono scambiare liberamente armi e oggetti tra loro al fine di ottimizzare le proprie capacità. La possibilità di personalizzare e adattare i personaggi è incredibilmente profonda - grazie a un sistema progettato da Paul Sottosanti, già autore di Magic: The Gathering, ora al lavoro con Maxis nel tentativo di creare qualcosa di altrettanto flessibile per Darkspore.

Nel gioco è possibile scegliere tre personaggi prima di ogni missione. Si possono però controllare uno alla volta, pur essendo possibile passare da uno all'altro dopo un'attesa di 30 secondi. Tutte le creature sono dotate di abilità speciali. Ma è anche presente una sorta di abilità di squadra, un'abilità utilizzabile indipendentemente dal personaggio in quel momento controllato. Questa può essere, ad esempio, una potente capacità di guarigione, o un'abilità che congela i nemici sul posto. Se il proprio personaggio muore durante la missione, è possibile passare a uno degli altri perdendo però l'abilità di squadra. Il personaggio morto, però, risorge alla fine della missione.

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Proprio come Left 4 Dead , Darkspore avrà un cosiddetto "Direttore dell'Intelligenza Artificiale", un'entità in grado di controllare il tipo dei nemici generati, la loro ubicazione e il momento in cui essi dovranno apparire. Grazie a questo strumento, ogni livello risulterà molto diverso ad ogni partita. All'inizio di ogni missione è possibile vedere i nemici che l'intelligenza artificiale ha scelto, ed è necessario prestare attenzione in quanto anch'essi sono ordinati nelle nostre stesse cinque categorie. Poiché ogni personaggio è immune agli attacchi della sua stessa categoria, il giocatore dovrà accuratamente scegliere i propri personaggi all'inizio di ogni missione al fine di trovare la squadra perfetta per affrontare i nemici generati dall'IA.

Come è lecito attendersi da ogni clone di Diablo, in Darkspore si possono raccogliere un sacco di bottini. Oltre ai nemici uccisi che si lasciano dietro armi e oggetti, si è inoltre ricompensati con bottino casuale alla fine di ogni missione. A seconda di come è stata eseguita, del numero di obiettivi raggiunti, la possibilità di ottenere oggetti rari sale.

È inoltre possibile attivare rimandare la propria ricompensa, cercando di superare due missioni di fila per ottenere una ricompensa maggiore. Dopo avere superato il primo livello della demo, siamo stati premiati con un oggetto di livello 14. Se avessimo scelto di rifiutare il bottino e giocare un'altra missione, avremmo potenzialmente avuto accesso a un oggetto di livello 21. Assuefante e coinvolgente. A conti fatti tutto dipende dalla nostra pazienza: una missione dura circa dieci minuti, quindi se siete in vena di una partita rapida, è possibile richiedere la prima ricompensa. Ma, se si dispone di un'ora o più per divertirsi ad uccidere nemici, può essere molto allettante effettuare, tre, quattro o cinque missioni di fila, al fine di ottenere un oggetto ancora più potente.

Darkspore

Darkspore non solo ha l'aspetto di un action RPG divertente e solido, ma ha anche tutto il potenziale per offrire una maggiore profondità rispetto a qualunque altro titolo dello stesso genere. In qualche modo simile a World of Warcraft, i nostri personaggi sono salvati su di un server centrale, in modo da poter proseguire il nostro gioco da qualunque computer nel mondo, a patto di disporre di una connessione a internet. Durante il nostro test abbiamo giocato in modalità cooperativa per quattro giocatori, ed è stato molto divertente benché nessuno di noi vi avesse ancora messo mano.

Nonostante Darkspore possa sembrare un po 'prevedibile a prima vista, ciò che abbiamo visto finora denota un enorme potenziale. Tenete d'occhio Darkspore - potrebbe essere una delle grandi sorprese del 2011.

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PREVIEW. Scritto da Bengt Lemne

Con la data di uscita di Diablo III non ancora confermata, Maxis ci porta un gioco con tanti elementi simili, ambientato però nell'universo scientifico-evoluzionista di Spore.



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