Gears of War 4 - Impressioni dalla beta

Aprile è un mese incredibile per chiunque vivi e respiri la serie di Gears of War. Una beta multiplayer è prevista per il prossimo 18 aprile per i più fedeli irriducibili della serie, mentre per tutti gli altri questa fase di prova prenderà ufficialmente il via dal prossimo 24 aprile, ed entrambe le fasi termineranno a partire dal prossimo 1° maggio. La nostra redazione ha avuto la possibilità di effettuare un primo assaggio del gioco.

Ascoltare Rod Fergusson parlare di Gears of War è sempre una fonte d'ispirazione. Sebbene la maggior parte dei press tour per Gears 1-3 sono stati condotti dall'ex collega di Epic, la superstar Cliff 'Cliffy B' Bleszinski, dal momento che il franchise di Gears è passato di mano proprio a The Colation, ora sta a Rod e al suo team tenere banco e portare in giro per il mondo questo titolo. Insieme al direttore creativo Chuck Osieja, il messaggio trasmesso è che è Gears nel modo e nella forma in cui lo abbiamo adorato, prima ancora del progetto laterale di Gears of War: Judgement, e che si sta preparando a fare un grande ritorno. Ogni parola pronunciata nel corso di una recente presentazione tenutasi a Londra è servita a rassicurarci che sarà proprio così, un aspetto che ci è stato confermato anche dopo la nostra prova hands-on. Non riteniamo corretto definire Gears of War 4 una sorta di reboot della serie, anche se per molti di voi non sarà un segreto che il fatto che questo nuovo capitolo recuperi parte degli aspetti presenti nei capitoli precedenti, qualcosa che dovrebbe essere musica per le orecchie di tutti coloro che hanno portato con loro in battaglia un Torque-Bow con grande onore.

Senza voler andare troppo in profondità sul perché Gears of War: Judgement non sia riuscito ad accendere il fuoco degli appassionati, Rod ci ha riassunto il concetto in modo succinto dicendoci "Guida, non inseguire", lasciando intendere che piuttosto che evolvere il franchise Gears in modi che potrebbero renderlo pericolosamente irriconoscibile, l'intenzione è quella di abbracciare il gameplay cover-shooting che ha reso famosa la serie, e usare questa base per arricchire ulteriormente l'esperienza.

Il primo esempio ci viene offerto dal fatto che le armi di Gears of War sono personaggi a loro volta; si distinguono tanto quanto gli eroi che le portano con sé. Sebbene molti giochi shooter incoraggiano la modifica delle armi con nuovi mirini, nuovi strumenti e tanto altro, in Gears of War il proprio equipaggiamento è sacro, anche andando avanti. A parte la possibilità di personalizzare i colori, la Lancer, la Gnasher, l'Hammerburst, la Snub Pistol e la Longshot sono esattamente la stessa cosa per tutti. Sapete cosa aspettarvi e cosa non aspettarvi da loro. In breve, Gears dovrebbe sempre offrire parità di condizioni prima che le battaglie abbiano inizio.

A proposito delle nuove aggiunte rispetto a quanto già conosciamo, finora è stata annunciata solo una nuova arma, oltre ad un paio di mosse basate sull'agilità che lasciano a sorpresa gli avversari. In sostanza condividono lo stesso obiettivo, che è quello di invalidare la copertura dei giocatori che trascorrono troppo tempo nascosti, e/o evitare di essere bloccato in uno scontro a suon di Gnasher, in preda alla disperazione.

L'arma Drop Shot è uno strumento di estrazione (in linea con la narrazione di un mondo ricostruito in tempo di pace), caratterizzato da un trapano laser con cui prendere la mira, che sembra premiare le kill one-shot. Il suo range è simile a quello del Torque-Bow, quindi richiede una certa abilità nel riuscire ad allineare i vari obiettivi, mentre questi hanno anche una piccola possibilità di fuga. Tra le mosse agilità ci sono anche Yank e Shank, con cui trasciniamo gli avversari su dei mantelli per poi accoltellarli, e il Vault Kick. Quest'ultimo può sembrare familiare, ma differisce dal Mantle Kick classico dal fatto che viene eseguito durante l'esecuzione anziché in copertura. Entrambe le tecniche sono facili da imparare, e spostare l'equilibrio a favore dell'offensiva, non senza dei rischi.

Da un punto di vista tattico, queste aggiunte dovrebbero diventare molto interessanti nel corso del tempo, e tutto è dovuto dal fatto che ad occuparsi di questo titolo vi è un team, come The Coalition, che ha portato una boccata d'aria fresca, seppur abbiano deciso di mantenere intatti alcuni aspetti endemici della serie.

Dato che gran parte di ciò che Gears of War è oggi dipende quasi completamente dalla sua community molto forte, il pubblico relativo alle modalità "versus" è più importante che mai. Non importa come la campagna prenda forma, la necessità di attirare i giocatori alle modalità versus è chiaramente un aspetto fondamentale per lo studio. Ci sono giocatori che sono completamente nuovi alla serie Gears of War, alla ricerca di chiari punti di accesso. Ci sono quelli che amano l'esperienza social offerta dal titolo tanto quanto qualsiasi altra cosa, oppure quelli che si ritrovano con altri amici in una serata dopo il lavoro. Molti trattano le modalità versus come una piattaforma competitiva, e tra questi ci sono anche quelli che farebbero compiere al gioco un passo avanti nel regno di Esports. Gears of War 4 sta prendendo in considerazione tutte queste esigenze, compresa la possibilità di rendere il gioco "caster-friendly" per venire incontro alle attuali esigenze eSport.

Il punto di partenza di tutte le modalità versus è che il matchmaking funzioni sulla base del livello di abilità, ossia che tutti possano divertirsi, a qualsiasi livello. Rod Fergusson ha usato un'analogia con il gioco del basket, giustamente, sottolineando che odierebbe il fatto di affrontare una squadra di giocatori pro in campo, quando tutto quello che voleva fare era fare qualche tiro a canestro con gli amici. Dopo aver perso in modo indecoroso, contro una squadra troppo forte, nessuno avrebbe più voglia di giocare. Così, in Gears of War 4, le varie abilità verranno classificate in categorie bronzo, argento, oro, onice, diamante e Master, il tutto basato esclusivamente sulle prestazioni. Le modalità versus saranno giocabili in co-op, con squadre contro avversari IA, con livelli di difficoltà stabiliti sulla base delle proprie prestazioni, rendendo il tutto più divertente.

La cosa più interessante di tutto questo è che ognuno guadagna XP nelle modalità versus di ogni genere, fornendo a tutti i giocatori ciò che Fergusson definisce "un luogo vitale per giocare". In termini di ricompense in-game, Gears of War 4 introduce un sistema di carte da collezione con quattro gradi di rarità, acquisite dalle Gear Crates, che possono essere acquistate utilizzando i crediti maturati in tutte le modalità di gioco. Ci sono due tipi di item, di consumo e durevoli. I materiali di consumo comprendono bonus XP per eseguire alcune azioni in battaglia. I beni durevoli sono invece oggetti come costumi d'epoca ed equipaggiamenti, o emblemi da visualizzare sul tuo profilo.

Tutto è guadagnabile giocando, ma vi è anche la possibilità di acquistare Gear Crates, se preferite. Questa filosofia si estende anche nel modo in cui i DLC verranno pubblicati per tutta la durata di Gears 4, a partire al momento del lancio. Ci saranno 10 mappe versus al momento del lancio nel mese di ottobre, con nuove mappe da scaricare ogni mese. Queste mappe ruoteranno dentro e fuori la playlist, che sono tutte gratuite, ma essendo a rotazione, ovviamente, non è sempre detto che potremo giocare con le nostre preferite. Per questo motivo, The Coalition offre la possibilità di acquistare mappe per le partite private, in cui basta che solo l'host abbia la mappa, per poi invitare altri amici per un massimo di 10 giocatori online.

La Beta che parte il 18 aprile include due nuove modalità di gioco su tre mappe. 'Dodgeball' è adattato dal classico gioco in stile palla avvelenata, una competizione ad eliminazione diretta in cui una regola chiave consente all'ultimo giocatore rimasto di richiamare un altro giocatore per annientare un avversario. 'Escalation' viene propagandata come la "modalità competitiva di punta", anche perché il suo formato ad eliminazione diretta promette di essere una mappa molto tattica con una meta-gioco strategico. Maggiori dettagli su queste mappe verranno offerti al PAX East, durante il panel "Out of the Shadows: Inside Gears of War Multiplayer'", che si terrà il 24 aprile.

La nostra redazione ha avuto modo di provare Dodgeball, oltre a giocare una classica modalità Team Deathmatch nelle tre mappe 'Harbor', 'Dam' e 'Foundation'. Senza spoilerare l'esperienza della Beta per chiunque stia leggendo, abbiamo trovato Dodgeball davvero irresistibile, dove il gioco di squadra (soprattutto tramite chat vocale) è fondamentale. In generale, anche l'esperienza con le armi ci è piaciuta molto e, dopo aver dato un'occhiata più da vicino a Gears of War 4, siamo dell'idea che The Coalition abbia colto nel modo giusto lo spirito insito nella serie. Ora non ci resta che trascorrere un po' più di tempo in sua compagnia, durante la fase beta.