Guitar Hero: Warriors of Rock

Giocare per circa un'ora con i campioni italiani di Guitar Hero fa uno strano effetto. Da un lato ti esalti nel vedere il tuo gruppo racimolare 10 stelle in una canzone speed metal da 180 battute al minuto, dall'altro ti senti una scorreggia nello spazio. Questo è quanto accaduto ieri in una splendida sala prove milanese, dove Activision ha organizzato un piccolo evento per mostrarci in anteprima i frutti dell'ultimo lavoro firmato Neversoft. Parliamo dunque di Guitar Hero: Warriors of Rock nelle versioni 360 e PS3, in quanto i titoli Wii e DS saranno invece sviluppati da Vicarious Visions (ed è una buona notizia per gli amanti delle console Nintendo, dato che non si troveranno un porting mutilato ma un gioco sufficientemente diverso).

Anzitutto, perché Warriors of Rock e non Guitar Hero 5? La risposta risiede nella modalità provata ieri, denominata "Quest" e protagonista dell'evento milanese. Questa modalità sostituisce la vecchia modalità carriera, nella quale non si faceva altro che suonare un gruppo di canzoni per sbloccarne un altro, con una difficoltà crescente e con qualche "boss" di tanto in tanto. I rockettari da noi interpretati, però, non subivano una reale crescita restando sostanzialmente uguali a loro stessi dall'inizio alla fine del gioco. Certo, si potevano sbloccare nuove chitarre, nuovi abiti e arrivare ad avere una collezione di strumenti degna di un Hard Rock Café, ma oltre alle chincaglierie non si verificava nessun upgrade. In Warriors of Rock, invece, i giocatori iniziano la loro avventura come musicisti piuttosto sfigati diventando, appunto, "guerrieri del rock". In altre parole durante il percorso i personaggi acquisiscono dei punti esperienza che consentono loro di apprendere nuove tecniche utili durante il gioco.

Mi sono ben presto trovato al controllo di un tizio corazzato in grado di portare il moltiplicatore a 6X anziché a 4X. Questa caratteristica è stata acquisita durante il gioco, trasformando il mio personaggio in una macchina genera punti. L'alieno alla mia sinistra (ripeto, campione italiano di Guitar Hero) aveva invece la possibilità di avere una frequenza note più rapida, e acquisire così più punti. Si consideri inoltre che giocava in modalità esperta, lasciandosi trascinare da una pioggia di cerchietti colorati che si materializzavano sullo schermo. "Ne ho mancata una" ha esclamato alla fine di un brano dove io avevo raggiunto un misero 82% di note azzeccate in modalità difficile. Inutile dire che a quel paese ce l'ho mandato, ma con molta stima.

Si consideri che il gioco, dopo circa 5 ore senza stop e con i due mostri ai comandi, era stato completato al 25 percento. Si lascia dunque intuire una longevità piuttosto ampia per quanto concerne la modalità Quest. Inoltre, poiché lo scopo del gioco è giungere a un super boss finale e "salvare il rock & roll", è intuibile la necessità di ottenere un elevato numero di punti esperienza e di conseguenti bonus per arrivare indenni alla fine del percorso. È superfluo dire quanto il gioco sia infinitamente più godereccio in compagnia, in particolare durante i brani più difficili nei quali tutti si lamentano, qualcuno cade per i crampi e altri si agitano come Angus Young. Come ciliegina sulla torta, l'intera Quest è narrata da Gene Simmons. In Italiano sfortunatamente sarà doppiato, ma Activision assicura la possibilità per i giocatori del belpaese di abilitare le voci originali qualora desiderino sentirsi gli improperi del bassista dei Kiss.

Infine, un breve accenno alla nuova chitarra. I cambiamenti ci sono, e rappresentano al contempo un passo avanti e un passo indietro. In primo luogo è stato eliminato lo slider, lo strumento sensibile al tocco che consentiva di completare gli assoli più rapidi e/o di suonare note glissate. Al suo posto è sufficiente premere i tasti "standard" senza muovere la barra. La velocità degli assoli è così mantenuta, ma francamente mi sono trovato molto più a mio agio con la vecchia modalità che da chitarrista reale mi sembrava molto più vicina alla tecnica del tapping. I cambiamenti riguardano principalmente la componente elettronica, questa volta contenuta nel manico anziché nel corpo della chitarra. La cosa si traduce in un peso ridotto e nella possibilità di personalizzare la propria chitarra nella forma oltre che nel colore, una caratteristica che farà impazzire i giocatori hardcore ma che, al contempo, ci costerà qualche euro in più. Nel complesso, inoltre, il controller appare molto più solido che in passato.

Quando Guitar Hero: Warriors of Rock arriverà nei negozi difficilmente riuscirà a tradire le aspettative. La formula è collaudata, la tracklist è ricchissima e ulteriormente ampliabile con una vagonata di DLC. La modalità Quest sembra solo aggiungere nuova linfa vitale alla serie, un aspetto che certamente non guasta.