Sei giochi indie per Natale

Sviluppati da un piccolo gruppo di persone, con pochi soldi e tante buone idee, i giochi indie sono una realtà in crescita, capace di creare veri e propri fenomeni di costume e di fondare nuovi generi stilistici. Inoltre, in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, i giochi indie hanno un grande vantaggio: costano poco.

Ed è così che, alla vigilia di natale e (presumibilmente) senza un soldo in tasca, vi proponiamo sei giochi che potreste acquistare durante queste feste, spendendo meno del costo di un singolo gioco tripla A e con un altissimo rapporto qualità prezzo.

Torchlight II - PC, Mac

Il primo gioco era stato una vera sorpresa. Qualcuno lo aveva liquidato come un "clone di Diablo", peraltro senza discostarsi troppo dalla realtà. In effetti il primo Torchlight ricordava molto Diablo II, con qualche piccola novità e un sacco di idee riciclate. Ma era uscito in un momento in cui il nuovo capitolo della serie Diablo era ancora lontano, mentre il vecchio capitolo era già considerato un classico. E fu un successo.

Il suo sequel, invece, è stato rilasciato dopo l'uscita di Diablo III. Qualcuno pensava che sarebbe stato un suicidio, perché nessuno avrebbe acquistato un clone di Diablo con un Diablo nuovo sul mercato. E, inoltre, non avrebbe mai potuto competere con l'originale. Beh, quel qualcuno si sbagliava: Torchlight II non solo è stato acquistato da molte persone, ma per certi versi ha superato Diablo III, offrendo un gameplay molto più vicino a quello che i giocatori si sarebbero aspettati dal terzo capitolo della saga. Insomma, Torchlight II ha saputo accontentare un buon numero di giocatori delusi da Diablo III, senza problemi derivanti da connessioni instabili o da continui aggiornamenti.

Legend of Grimrock - PC, Mac

Un tempo esistevano i Dungeon Crawler. Tecnicamente, erano dei giochi di una semplicità disarmante: un labirinto, alcuni mostri, un pulsante per attaccare. La loro semplicità permise di realizzare ambienti 3D in un periodo in cui la grafica 3D era solo un sogno del futuro (si pensi a 3D Monster Maze, uscito nel 1981, dodici anni prima di Doom).

Questo genere venne abbandonato nel corso degli anni, ed oggi mantiene un fascino vintage scaturito da una giocabilità che non esiste più. Legend of Grimrock riesce, nel 2012, a riportare in vita un genere del passato, e a farlo con grande stile. Quattro pulsanti per muoversi, due per girare a destra e a sinistra, quattro personaggi e la morte nascosta dietro ogni angolo. Un gioco difficile nella sua semplicità, ma mai frustrante, con tanti enigmi da risolvere e qualche sano spavento. Per gli amanti di questo genere dimenticato, un vero capolavoro. Per tutti gli altri, un gioco divertente che vi accompagnerà per una enorme quantità di ore, prolungabile grazie a uno splendido e semplicissimo editor di livelli.

Little Inferno - PC, Wii U

Cosa c'è di più divertente del bruciare le cose? Il fuoco ci affascina e, nel bene e nel male, in noi alberga un piccolo piromane capace di scatenare un piccolo inferno.

Little Inferno ci permettere di dare sfogo alla nostra creatività di incendiari, proponendoci un caminetto nel quale bruciare un sacco di cose strane, il tutto seguendo una lista di combo molto spesso davvero difficili da scoprire. Non si tratta, però, di un semplice puzzle game: Little Inferno, infatti, nasconde una strana storia inquietante, realizzata con uno stile grafico che ricorda Morte malinconica del bambino ostrica di Tim Burton e creata dagli stessi autori dello splendido World of Goo. Un gioco da provare e da gustarsi a fondo, in attesa che gli sviluppatori allarghino il gioco con una (mai promessa) espansione.

Fez - Xbox 360

Quando lo sviluppo di un gioco è seguito da alcune telecamere, e quello che esse riprendono è così buono da <a href=http://buy.indiegamethemovie.com/>vincere un premio al Sundance Film Festival</a>, l'attenzione sale. Ma, nel caso di Fez, l'attenzione era già alta prima della realizzazione del documentario.

Fez è un gioco strano: una serie di mondi 2D che possono essere ruotati per svelare segreti e collegare fra loro livelli improbabili. Si tratta di un viaggio in un mondo pixellato, incredibilmente attraente e piacevole da giocare. Persino la demo gratuita riesce a farci calare in un'atmosfera magica, che pochi giochi al mondo riescono a ricreare. Fez è un vero capolavoro, e ci auguriamo che gli sviluppatori possano portarlo anche su altre piattaforme al più presto.

Journey - PS3

Dopo aver parlato di un gioco in esclusiva per Xbox 360, non è solo per par condicio che parliamo di un'esclusiva per Playstation 3: Journey, infatti, è una poesia. Si tratta di un gioco incredibilmente strano, in grado di affascinare tutti soltanto sentendoselo descrivere.

Journey è un viaggio in un deserto, in piena solitudine, verso una meta non bene specificata. Si vaga, ci si sposta, si superano dune di sabbia. Poi, dopo aver attraversato la desolazione, si scorge la sagoma di qualcuno: è un altro personaggio condotto da un altro giocatore. Non sappiamo come si chiama, né dove si trova e non ci è permesso comunicare con lui. O con lei. L'unica cosa che sappiamo (e che lui sa di noi) è che abbiamo lo stesso scopo: raggiungere la meta. Per farlo, è necessario collaborare e lasciare che il nostro compagno impari a fidarsi di noi, mentre noi impariamo a fidarci di lui. Si tratta di un'allegoria dell'amicizia, del superamento delle barriere della comunicazione o, se vogliamo, dell'essere membri di uno stesso mondo in cui ognuno non può prescindere dal suo prossimo. Se siete in grado di vivere Journey non come un videogioco, ma come un trattato di filosofia digitale, potrete godervi un capolavoro destinato a segnare la storia dei videogiochi.

Ace of Spades - PC

Cronologicamente, è il più recente dei cinque titoli di cui abbiamo parlato in questo articolo. Inoltre, si tratta di un gioco che ha sfruttato lo stile creato da un altro gioco indie, Minecraft, per costruire qualcosa di originale. E, diavolo, ci è riuscito.

Ace of Spades, per la verità, deve tutto il suo gameplay a un altro grande titolo - Team Fortress 2 - e il suo stile grafico al celebre "gioco a cubettoni" di Mojang. Si tratta, in poche parole, di uno sparatutto online con grafica squadrettata. A questo, però, si aggiunge la possibilità di creare (e, conseguentemente, distruggere) i propri livelli di gioco, sfruttando quindi una grossa fetta del gameplay di Minecraft. Quello che ne risulta è una sorta di "cucina fusion" del videogioco, un titolo che riesce ad essere ben più della somma delle sue parti e un gioco che vi consigliamo di provare, considerando l'onestissimo prezzo di vendita.