Test Drive Unlimited 2

A causa di un inconveniente tecnico presso gli uffici europei di Namco Bandai oggi non siamo, come inizialmente previsto, gironzolando per Ibiza con lo sviluppatore Eden Games, in un personalissimo tour dell'isola e delle sue delizie a bordo di Test Drive Unlimited 2. La sessione multiplayer è stata cancellata a favore di un rapido sguardo nel cofano delle prime ore di gioco della campagna in single player. Le due cose sono molto diverse, diciamo quella stessa differenza che intercorre tra la masturbazione e il sesso, un divertimento fantastico da soli, ma ancor più piacevole in compagnia.

Per continuare la metafora, è anche qualcosa il cui godimento aumenta mano a mano che si lavorano le curve e si diventa più confidenti con il proprio grip. In effetti ci sono più riferimenti sessuali che vere e proprie similitudini. Il più grande punto di forza di Test Drive Unlimited è sempre stata l'enorme passione per le auto e l'emozione di potersi vantare con gli avversari dopo avere realizzato il giro più veloce. E in effetti il sequel non fa altro che riconfermare il tutto: abbiamo fra le mani un racing sandbox in cui off e on line si integrano senza problemi.

Sapete di cosa parlo. Una lenta progressione su un isola baciata dal sole popolato da NPC o giocatori online a seconda se avete unito la vostra isola con il server TDU. Fai i fari per iniziare una sfida e batti i tuoi avversari, svolgi il tuo lavoro fino a guadagnare nuovi tracciati e, generalmente, alimenta il tuo ego fino a credere di essere diventato il dio delle feste e delle corse. La cosa non funziona allo stesso modo quando sei solo, senza amici con cui condividere l'esperienza.

Ma la pratica rende perfetti, e il single player è comunque un'esperienza impegnativa. I dilettanti saranno presto frustrati, i casual gamer abbattuti. I fanatici arcade potrebbero divertirsi ben poco "pensando" con un handling più complesso piuttosto che con il rapido uno-due di freno e acceleratore per una bella derapata. Test Drive conosce il suo pubblico, e quei proprietari di Xbox 360 che bramano per un'esperienza di simulazione, questo gioco potrebbe essere la cosa più vicina a Gran Turismo disponibile sul sistema Microsoft.

Bisogna essere disposti a dedicarci del tempo, però. Il test iniziale per la patente, che vi porterà attraverso i fondamentali di frenata e sorpasso, in genere facilissimi, richiede un certo grado di concentrazione, e il tempo limite è abbastanza severo. Con le diverse patenti si guadagna il diritto di prendere parte a diversi campionati. Di questi tempi, i giochi che richiedono un così severo grado di progressione si contano su di una mano. Passiamo la maggior parte del nostro tempo in questa sessione del tardo pomeriggio a provare e riprovare il primo campionato, il quale occupa solo un piccolo angolo della mappa di tutta l'isola.

Nei campionati si gareggia contro un rivale. Ci saranno altre auto sulla linea di partenza, ma per la maggior parte del tempo saranno questi rivali a dominare le classifiche a punti, dandoci modo di concentrarci anche sui tempi - batteteli e sarete in grado di tenere il punteggio alto. L'intelligenza artificiale in questa prima fase lascia spazio agli errori. Una cosa che non fa la vostra auto.

All'inizio è possibile scegliere tre auto, una volta svegli da una sequenza onirica che ti insegna i fondamenti della guida al volante di una Ferrari. Le prime tre auto acquistabili sono una Ford Mustang, una Lotus Esprit e una Lancia Delta. Ora sappiamo che sceglierete la Mustang (nota del traduttore: Gillen è inglese, nella sessione di test italiana tutti - compreso il sottoscritto - hanno scelto la Lancia Delta) dato che le altre auto sembrano scatole di cartone con appiccicate quattro ruote rispetto alla muscle car della Ford, ma tutte e tre meritano un test di guida. Tutte e tre danno l'idea della differenza dell'handling, e e dato che le auto sono utilizzate nelle prime lezioni di guida, la loro semplicità torna utile per non fallire immediatamente i primi test.

Le lezioni sono suddivise in tre tipi con tre insegnanti, ognuno con le proprie caratteristiche carismatiche. I fan hardcore sosterranno la poca personalizzazione degli NPC qui, ma in definitiva la scelta dà all'universo di TDU un senso di robustezza.

Si inizia con la modalità Classic, ma c'è anche la possibilità di provare la classe di auto Asphalt e Fuoristrad. Come previsto ci sono un sacco di elementi bloccati nelle prime ore di gioco, ma ci sono anche un sacco di posti individuabili nascosti nelle strade del primo campionato a cui prendiamo parte. Una volta scoperte e segnate sulla mappa, si aprono ulteriori opportunità di esplorare l'isola, scoprendo altri siti e sfide sull'isola segnate dal nostro GPS.

L'isola è una interpretazione artistica della vera Ibiza, ma non c'è sufficiente dettaglio nei per ricordare pienamente il luogo reale. Siamo in grado di attestare il realismo, dato che qualche anno fa anche noi abbiamo intrapreso un viaggio piuttosto malato in quel di Ibiza.

Come in passato, è possibile gironzolare liberamente e fortuitamente individuare alcune sfide. Un accidentale incidente (ok, in realtà ci siamo volutamente scontrati) con una macchina della polizia scatena una sequenza di inseguimento in cui tutti sembrano convergere sulla nostra posizione. Presto ci troviamo circondati da sirene. Tuttavia, un menu pop-up riconoscendo il nostro arresto ci propone due scelte. Abbiamo la possibilità di giocare come Fuorilegge o Poliziotto - e questa volta optiamo per la prima opzione, che suggerisce il tipo di corse che saremo in grado di acquistare o sbloccare nel nostro tempo trascorso sull'isola.

Questa scelta porta irrimediabilmente a una difficoltà più elevata, ma significa anche vincere sudando e con un sapore ancora migliore. Alzare la coppa del nostro primo campionato prima che l'evento TDU fosse giunto al termine, o anche semplicemente riuscire a curvare con la Mustang in un incrocio strettissimo che aveva mandato a monte tutto il nostro pomeriggio trascorso con il gioco, è stato emozionante. Se Eden può creare un titolo racing arcade in grado di farmi alzare il pugno al cielo, vuol dire che sta facendo le cose nel modo giusto.
Ora immaginatevi la stessa emozione, ma condivisa in buona compagnia. Purtroppo, dovremo aspettare un po' più per provare questa esperienza. Per ora, dovremo accontentarci di inseguimenti da solista.