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The Wonderful 101

The Wonderful 101

La parabola dell'uomo comune. Bidelli, maestri delle elementari, pittori: tutti possono diventare un eroe dei Wonderful 101. Anche tu.

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La parabola dell'uomo comune. Bidelli, maestri delle elementari, pittori: tutti possono diventare dei supereroi, tutti possono vestire le tutine attillate dei Magnifici 100. Anche tu, giocatore. Tu, 101simo eroe. E' da questo grazioso quanto delicato lietmotiv che prende vita il dinamico The Wonderful 101, titolo in esclusiva per Nintendo Wii U e in uscita il prossimo 23 agosto. Firmato da Hideki Kamiya - classe 1970 e autore di titoli di pregio come Viewtiful Joe e Okami - The Wonderful 101 rappresenta una vera boccata d'ossigeno per i fans dell'azienda nipponica: dopo lunghi mesi di attesa, finalmente approda sulla console casalinga Nintendo un' IP originale, che sfrutta appieno - seppur con qualche difetto, come vedremo tra poco - le potenzialità del GamePad. Innovativo sotto molti aspetti, The Wonderful 101 si appresta a diventare un titolo che non passerà inosservato dalla critica e dal pubblico. Scopriamo insieme perché.

The Wonderful 101

Da un grande potere, derivano grandi responsabilità

Quando ci si immerge nel mondo surreale di The Wonderful 101, uno degli aspetti più accattivanti è il suo design grafico. Fluido, ironico, super-colorato e kitsch, l'apparato artistico di The Wonderful 101 è caratterizzato, oltre che da frenetici background, da un significativo e variegato numero di personaggi, ciascuno contraddistinto in modo interessante e originale. Parodie palesi dei classici supereroi dei fumetti - a ricordarcelo, inoltre, c'è una maestosa colonna sonora e una voce narrante, impostata come nelle migliori serie televisive di Spiderman degli anni Cinquanta - i Magnifici 100 sono eroi impensabili: bidelli con la passione per il kung-fu, maestri di scuola elementare, pittori, uomini-water, toreri, ecc. Ogni personaggio è deliziosamente unico. The Wonderful 101 vanta una grande originalità visiva, che si combina ad una qualità prospettica - soprattutto nelle immense battaglie corali - senza precedenti. Inizialmente, non possiamo negarlo, adattare i nostri occhi ad uno schermo costantemente pieno zeppo di eroi e nemici rappresenta una vera e propria sfida visiva, ma non appena si entra nel mood, le poche sequenze semi-vuote che percorriamo all'interno del gioco, creano spaesamento. La totalità, la massa, l'unicum: aspetti che rappresentano uno dei caratteri dominanti di The Wonderful 101.

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The Wonderful 101

Tutti per uno, uno per tutti

Seppur di generi molto diversi tra loro, abbiamo davvero pochi esempi in ambito videoludico in cui predomina una forte componente corale, come in questo The Wonderful 101. Eppure, me ne viene in mente subito uno che, casualmente, è arrivato su Wii U non meno di qualche settimana fa: mi riferisco, ovviamente, alla celebre saga dei Pikmin. Il tema "Tutti per uno, uno per tutti" è un elemento molto caro alla Grande "N", che ha sempre puntato molto alla componente massiva, non solo nelle sue console (in testa la stessa Wii, che ha inventato il concetto di "convivialità videoludica"), ma anche a partire dai suoi stessi titoli. E The Wonderful 101 non fa eccezione. Il titolo sfrutta alla perfezione tale concetto: il giocatore, infatti, è chiamato a comandare attraverso il suo GamePad un esercito di eroi molto particolari, i quali, combinandosi tra loro, danno vita ad armi dalle forme più svariate per combattere robot di svariata natura. La grandezza delle armi e la loro potenza dipende, ovviamente, dal numero di reclute eroiche che contiamo tra le nostre fila: più eroi avremo al nostro seguito, più grandi saranno le armi che potremo utilizzare contro i nostri nemici, anche se, per la legge del contrappasso, risultano molto più complesse da maneggiare. Altro aspetto interessante è la possibilità di reclutare al fianco dei nostri supereroi anche dei semplici civili: questi, salvati dallo squadrone mascherato, vengono temporaneamente arruolati per arricchire le nostre truppe, per poi lasciarci a conclusione del livello. "L'unione fa la forza", per abbandonarsi in citazioni, eppure sin da subito riscontriamo una certa difficoltà nel controllare questa "massa eroica informe". E i motivi, purtroppo, sono relativi ai controlli.

The Wonderful 101
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(Don't) Touch me

Croce e delizia della nuova console Nintendo, il GamePad rappresenta forse uno degli aspetti più affascinanti, ma al contempo più fastidiosi, di The Wonderful 101. Seppur i controlli a nostra disposizione si limitino appena agli stick analogici e ai classici tasti del D-Pad, il vero "nemico" da temere è il touch-screen del pad. L'aspetto innovativo del titolo sta nel fatto che, per sferrare i nostri attacchi, occorre realizzare disegni piuttosto basici (un cerchio, una linea, un triangolo, ecc.) sul nostro schermo interattivo, che permettono di dare vita alle armi con cui abbattere i nostri nemici. Tuttavia, la precisione con cui occorre realizzare questi disegni risulta a dir poco snervante: se il giocatore, infatti, non traccia la forma in modo perfetto, l'arma non si attiva e, se vi trovate nel bel mezzo di una battaglia, non pensate di passarla liscia. Dal momento che non tutti hanno dalla loro la grandiosa qualità prospettica di Giotto, fortunatamente The Wonderful 101 viene incontro a noi comuni mortali, dandoci la possibilità di utilizzare lo stick analogico di destra per tracciare, seppur in modo impreciso, i segni richiesti, un'alternativa salvavita (soprattutto per il GamePad!) per continuare serenamente la nostra avventura. Non appena si acquisisce dimestichezza con questa modalità di controllo, possiamo iniziare a rilassarci e a goderci senza sosta The Wonderful 101. Perché, va detto, il titolo di Platinum Games a poco a poco crea assuefazione. Già dopo la prima oretta abbondante di gioco e l'ostacolo iniziale dei controlli, The Wonderful 101 assicura una buona dose di divertimento, anche grazie ai diversi puzzle e grattacapi che troviamo lungo il nostro percorso, risolvibili solo grazie all'intuizione della forma da destinare al nostro eroico squadrone. A spingere ulteriormente l'acceleratore, è la possibilità di rigiocare i livelli già conclusi: l'assenza di "game over" all'interno del gioco (sostituito dalla presenza dei respawn, che tuttavia influiscono sul punteggio finale) permette al giocatore di mettersi continuamente alla prova nei diversi livelli, magari rigiocandoli per migliorare il proprio punteggio. Un aspetto, questo, che contribuisce ad una buona longevità del titolo.

The Wonderful 101

In conclusione:

Una sessione di poco più di due ore ci permette di tirare le prime conclusioni su The Wonderful 101: visivamente affascinante e con una potenziale longevità, il titolo di Platinum Games rappresenta senza dubbio una piacevole sorpresa, che offre ai giocatori diverse ore di divertimento assicurato. Come già anticipato, l'unico aspetto che ci lascia perplessi è quello relativo ai controlli, che - nel caso di giocatori poco pazienti - può risultare un buon motivo per abbandonare il gioco, rassegnati ed esasperati dalla scarsa reattività del touch-screen. Tuttavia, il nostro parere su The Wonderful 101 è molto positivo e, anzi, non vediamo l'ora di tornare a combattere tra le fila dei Magnifici il prossimo 23 agosto. Perché, ricordatevelo, l'ultimo eroe (e non certamente per importanza) siamo proprio noi.

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