Shiniji Mikami è conosciuto per il suo lavoro con Resident Evil, ma il suo curriculim piuttosto variegato e include giochi come Viwtiful Joe e Devil May Cry. Ma con Vanquish si lascia alle spalle horror e violenza cartoon, optando per i mech e per l'azione fantascientifica.
L'azione non è estranea a Platinum Games, lo studio di sviluppo al lavoro su Vanquish. Uno dei loro titoli più apprezzati è Bayonetta, in grado di ottenere voti altissimi dalle più prestigiose riviste (incluso un rarissimo 40/40 dal magazine cult giapponese Famitsu). Dunque riponiamo molte speranze in questo titolo.
La storia e l'atmosfera generale del gioco sembra piuttosto giapponese, basata sui titoli nipponici in terza persona. Come giocatore si vestono i panni di Sam che, indossata la sua corazza da battaglia, viene inviato a fermare i russi intenti a vaporizzare una buona parte degli Stati Uniti usando una stazione spaziale spia.
Un rapido sguardo ai tanti trailer disponibili dà un'idea di quello che possiamo attenderci. L'azione è portata al limite, con enormi robot e decine di nemici che complicano le cose a Sam e alla sua missione. Bayonetta era riuscito a maneggiare con disinvoltura tutti questi scontri, dunque ci aspettiamo lo stesso in Vanquish. Il gioco in qualche modo ricorda anche la serie Metal Gear Solid di Hideo Kojima e dunque possiamo attenderci anche qualche momento epico.
Alcune persone, incluso Keiji Inafune di Capcom, credono che l'industria giapponese dei videogame sia stagnante in questo periodo. Persino Devil May Cry è finito in mani occidentali, dunque non ha tutti i torti. Platinum Games ha fatto qualcosa di completamente diverso con Bayonetta (e MadWorld, che sembrava davvero unico, ripetitività a parte), ed è difficile non sentire l'ombra di questi giochi quando si guardano le immagini di Vanquish.
Una demo del gioco è finalmente disponibile su Playstation Network e Xbox Live. Se non riuscite a pazientare, scaricatevi immediatamente la versione demo. Non vediamo l'ora di metterele mani su questo titolo, quantomeno per sapere se Inafune ha ragione oppure no. Ma confidiamo sia in Platinum che in Shiniji Mikami, nella loro capacità di regalarci uno dei migliori giochi del 2011. Se ci sbagliamo, beh, vivremo qualche momento triste.