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The Last of Us: Parte 2

Ex animatore di Naughty Dog: "Hanno successo solo grazie ai soldi di Sony, non per talento"

Accuse al vetriolo da parte dell'ex animatore che ha lavorato a tanti titoli dello studio.

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Si sa, oggi il crunch è un fenomeno tristemente diffuso nel settore videoludico, soprattutto negli studi di sviluppi di videogiochi tripla A. Spesso questa situazione si genera in quanto gli studi, messi sotto pressione a consegnare in tempo i giochi entro una certa data, obbligano i propri dipendenti a turni di lavoro estenuanti, che spesso hanno anche gravi conseguenze sulla loro salute.

Tra gli ultimi a finire sotto il fuoco è Naughty Dog, dopo che Jason Schreier di Kotaku ha pubblicato un report secondo cui Naughty Dog, abbia dovuto affrontare problemi interni molto gravi, che hanno portato al rinvio di The Last of Us: Parte 2. Alla sua testimonianza si è aggiunta in queste ore quella dell'animatore Jonathan Cooper, che ha lavorato in passato per Naughty Dog ed è un veterano del settore. In una serie di tweet (riportati da ResetEra), in pratica Cooper ha raccontato l'esperienza personale di molti suoi colleghi, costretti a lavorare fino a 55 ore alla settimana (non nel suo caso, perché lavorava in un team super organizzato), affermando che purtroppo il crunch sia una pratica piuttosto diffusa all'interno di alcuni reparti di Naughty Dog.

Cooper racconta di colleghi finiti in ospedale a seguito di un esaurimento nervoso o esausti dai turni di lavoro insostenibili, motivo per cui Cooper ha deciso di lasciare l'azienda, e le sue accuse sono piuttosto dure:

"Ho lasciato Naughty Dog perchè voglio lavorare solo con i migliori, e Naughty Dog non lo sono, non più almeno. La loro reputazione a Los Angeles non è positiva per quanto riguarda il crunch time, per questo hanno dovuto assumere persone con poca esperienza o animatori provenienti dal mondo del cinema." Per poi aggiungere: Un team composto da personale più esperto avrebbe terminato i lavori su The Last of Us: Parte 2 ben più di un anno fa."

Infine, Cooper ha dichiarato quanto segue: "Quando ho lasciato l'azienda, Naughty Dog ha minacciato di non pagarmi l'ultimo stipendio se non avessi firmato dei documenti che mi vietavano di condividere dettagli sui metodi produttivi. Hanno cambiato idea non appena gli ho fatto notare che il loro comportamento violava la legge."

Nonostante le sue dichiarazioni siano ancora da verificare, Cooper non risparmia parole al vetriolo per i suoi ex datori di lavoro, sostenendo che a quanto pare, Naughty Dog ha successo più per i fondi ricevuti da Sony che per il suo effettivo talento".

Accuse molto gravi, che al momento Naughty Dog non avrebbe commentato. Di sicuro, una notizia del genere lascia molta amarezza sul modo in cui i dipendenti vengano trattati all'interno di importanti aziende, senza che qualcuno prenda finalmente dei provvedimenti seri.

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