Come annunciato all'inizio di questa settimana, Hamas ha trasferito giovedì i corpi del neonato Kfir Bibas e di suo fratello di quattro anni Ariel, insieme alla madre Shiri Bibas e a un altro ostaggio, Oded Lifschitz, alla Croce Rossa secondo i termini del cessate il fuoco in corso.
La restituzione di questi ostaggi, presi durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre, segna la prima morte confermata di ostaggi in questo accordo. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, di fronte al contraccolpo degli alleati di estrema destra, ha riconosciuto il profondo dolore del momento, mentre i cittadini israeliani rimangono divisi, alcuni in lutto e altri che chiedono ulteriori negoziati per il rilascio dei prigionieri rimasti.
Le autorità israeliane condurranno test del DNA per confermare l'identità dei defunti, mentre continuano le discussioni su ulteriori rilasci di ostaggi e sul futuro governo di Gaza. Per ora, resta da vedere come questo scambio modellerà la fragile tregua e i prossimi passi di Israele.