Sim City ha avuto alcuni primi giorni di vita piuttosto problematici, a causa di continui problemi sui server che hanno impedito a molti giocatori di utlizzare il gioco. Sim City, infatti, necessita di una connessione costante ai server di EA per poter giocare. Se i server sono chiusi o sono pieni, non è possibile nemmeno avviare il gioco.
EA si è vista costretta a raddoppiare la capacità dei propri server, ma i problemi sono ancora presenti (sebbene in maniera meno preoccupante).
Eppure, a quanto emerge in un'intervista realizzata da Rock, Paper, Shotgun, l'online non sarebbe necessario.
Secondo un impiegato di Maxis - che intende restare anonimo - i server si occupano di reindirizzare messaggi e dati tra i vari giocatori e le città, ma non si occupano degli aspetti simulativi del gioco, che vengono invece calcolati dai computer degli utenti. Infine, i server si occupano dei salvataggi in cloud.
In breve, i server fungono - in buona sostanza - da sistema di controllo per la pirateria, in una maniera analoga a quanto accaduto con Diablo III. Un sistema che, a più riprese, si è dimostrato una vera spina nel fianco per i giocatori onesti.