Sviluppatore ritira la richiesta di rimborso di 300,000$ fatta a G2A

Giusto l'altro giorno Charlie Cleveland di Unkown Worlds aveva chiesto a G2A che al proprio studio venissero rimborsati ben 300,000$ a causa di una truffa con carte di credito rubate che la compagnia aveva subito nel 2013. In risposta alla diatriba scatenatasi con diversi produttori di giochi indipendenti, G2A si era offerta di rimborsare una cifra pari a dieci volte la quantità di denaro che gli studio di sviluppo avevano perduto a causa di truffe legate alle chiavi digitali. A fronte di perdite dichiarate pari a 30,000$ Cleveland ha quindi richiesto la cifra menzionata poc'anzi.

Naturalmente G2A ha approfondito della faccenda, eseguendo delle indagini che hanno portato lo sviluppatore a ritrattare la propria posizione. In un post sul proprio blog, il rivenditore ha accusato Cleveland di diffamazione, affermando che al tempo la compagnia non esisteva come la conosciamo oggi, cosa che la renderebbe impossibile essere colpevole delle truffe subite da Unknown Worlds in quegli anni.

"Si tratta unicamente di diffamazione, e ci aspettiamo che [Cleveland] modifichi quantomeno il suo post, se non di scusarsi direttamente," ha dichiarato G2A. "Tuttavia se Charlie Cleveland volesse ingaggiare un ente professionale per controllare se delle chiavi precedenti al 2014 fossero presenti su un marketplace non esistente, lo invitiamo a contattare il Direct team di G2A, così come avevamo inizialmente proposto."

Sulla risposta di G2A c'è effettivamente poco da discutere, ma questo non ha fermato Cleveland dallo scagliarsi nuovamente contro il rivenditore. Parlando a Kotaku, lo sviluppatore ha detto:

"Sembra che G2A abbia ragione. Non erano loro la fonte di quei 30,000$ di chiavi. Non SEMBRA che all'epoca vendessero chiavi in un mercato grigio. Ma ciò non toglie che in seguito abbiano iniziato a farlo e che continuino tutt'ora."

Cleveland ha inoltre riferito che il suo studio ha provato a far rimuovere i loro giochi da G2A. "Non l'hanno mai fatto," ha detto.

Nonostante la faccenda sia tutt'altro che chiusa, pare proprio che Unkown Worlds non farà più parte della discussione. Nel frattempo altri studio come Wube (Factorio) stanno facendo esaminare le proprie richieste da un ente imparziale. Potete trovare ulteriori informazioni sulla questione qui.