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System Shock 3

System Shock 3 permette ai giocatori di raccontare le loro storie

Abbiamo chiacchierato con Warren Spector su System Shock 3, Google Stadia e Disney al Nordic Game 2019.

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Siamo stati al Nordic Game 2019 pochi giorni fa e mentre eravamo lì, abbiamo potuto fare una breve chiacchierare con l'icona del settore Warren Spector, principalmente sulla struttura narrativa e su System Shock 3 di Otherside Entertainment, ma anche su Google Stadia, sul passato e il potenziale futuro di Disney nell'ambito dei videogiochi. Spector è noto per il suo narrative design e durante la nostra intervista, ci ha raccontato molte cose interessanti a riguardo.

Prima dell'intervista, abbiamo ascoltato Spector parlare ad un talk in merito alle proprietà condivise e, quando gli abbiamo chiesto di approfondire questo concetto, ha aggiunto:

"Se pensi a tutti i miei giochi, in pratica sono lo stesso gioco. Contenuti diversi, naturalmente, ma negli ultimi 36 anni ho cercato di permettere ai giocatori di raccontare le loro storie. Ciò che vuol dire "proprietà condivisa" è che ogni dialogo tra giocatore e sviluppatore in cui lo sviluppatore fornisce un contesto all'azione del giocatore, il cosa e il perché di quello che stai facendo".

System Shock 3

A parte la struttura narrativa e il design, tutti gli occhi sono puntati su System Shock 3 al momento, e a ragione. Anche se non abbiamo ricevuto molte informazioni da Spector, abbiamo appreso qualcosa di nuovo, ma forse non sorprende.

"Non sono pronto a parlare troppo di System Shock 3, ma penso che sia certo dire che permetterà ai giocatori di raccontare le proprie storie e creare esperienze uniche. Che è una cosa che farò sempre, non ho alcun interesse a creare giochi che non lo fanno", ci ha spiegato Spector, e poi ha aggiunto: "Se fossi in una posizione in cui dovessi smettere di fare giochi del genere, smetterei di fare giochi".

Tu aspetti con impazienza System Shock 3?

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