Donald Trump sta mantenendo la sua promessa di vietare le atlete transgender, e si sta spingendo ancora oltre, dato che la sua amministrazione ha sospeso circa 175 milioni di dollari di finanziamenti federali all'Università della Pennsylvania, apparentemente come rappresaglia per la vittoria che Lia Thomas, nuotatrice ed ex studentessa, ha ottenuto nel 2022, quando è diventata la prima atleta apertamente transgender a vincere un campionato (via AP).
Thomas, che ha studiato all'Università della Pennsylvania (Penn), ha vinto l'evento femminile delle 500 yard stile libero nel 2022, la prima persona transgender a vincere in una divisione NCAA (sport universitario). Si è laureata quell'anno. Il suo caso ha ricevuto un bel po' di attenzione da parte dei media, in particolare da parte dei media conservatori come Fox News.
Tre anni dopo, con Trump di nuovo alla Casa Bianca che ha firmato un ordine che vieta agli atleti transgender di partecipare agli sport femminili, la sua amministrazione ha preso di mira l'università, tagliando i fondi con il pretesto che l'università non segue la loro interpretazione del Titolo IX, che vieta la discriminazione basata sul sesso nelle scuole e nei college, interpretando il "sesso" come genere assegnato alla nascita.
Tuttavia, un portavoce dell'università ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna notifica per la sospensione dei fondi e di aver sempre seguito le politiche della NCAA in merito alla partecipazione degli atleti. Le regole al momento della partecipazione di Thomas alla competizione richiedevano un minimo di 12 mesi di terapia ormonale sostitutiva, che Thomas ha soddisfatto. Ma dopo l'ordine di Trump del febbraio 2025, la NCAA ha cambiato la sua regola e ora consente solo agli atleti di sesso femminile di sesso assegnato alla nascita.