L'ingaggio di Nico Williams da parte dell'FC Barcelona non sarà facile per i Blaugranes. Il rapporto istituzionale tra il FC Barcelona e l'Athletic Club è debole, teso, persino cattivo, e il club basco farà tutto ciò che è in suo potere per impedire che l'accordo avvenga. Insomma, il Barça deve pagare una clausola rescissoria del valore di 62 milioni di euro, e l'Athletic Club Bilbao non farà alcuna concessione al Barcellona: nessun pagamento rateale, tutto allo stesso tempo.
E l'Athletic sa che questo rappresenta un problema per l'FC Barcelona, sempre sul filo del rasoio per quanto riguarda le questioni finanziarie. La scorsa stagione hanno avuto problemi a pagare gli stipendi di due giocatori, Dani Olmo e Pau Víctor, senza infrangere le regole del fair play finanziario: solo una misura precauzionale straordinaria del governo spagnolo ha permesso loro di farla franca.
Giovedì, l'Athletic ha pubblicato una dichiarazione intitolata "L'Athletic Club si fa gli affari suoi", riferendosi a un incontro con LaLiga, incluso il suo presidente Javier Tebas, richiesto dal club: "Nell'ambito del fair play finanziario, tra le altre questioni, è stata discussa la capacità dell'FC Barcelona di ingaggiare giocatori, dato il legittimo interesse dell'Athletic Club ad accedere alle informazioni pertinenti, dopo che il direttore sportivo dell'FC Barcelona, Anderson Luis de Souza 'Deco', ha riconosciuto pubblicamente che cercheranno di ingaggiare un giocatore della nostra prima squadra."
La dichiarazione non è una negazione per l'FC Barcelona di acquisire il suo miglior giocatore, ma è chiaro che vogliono rendere le cose difficili per il club catalano e il loro desiderio è quello di trattenere il giocatore fino alla scadenza del suo attuale contratto nel giugno 2027.
Se non riusciranno a impedirgli di andarsene, non lasceranno nulla di intentato per assicurarsi che il Barça rispetti ogni obbligo legale in materia di fair play finanziario, le stesse regole che si applicano a tutti gli altri club, senza eccezioni.
"Il nostro compito è garantire che le regole della competizione siano rispettate". E sospettano già che il Barça, attualmente, non abbia la capacità di farlo in modo completamente legale: "Le dichiarazioni di Anderson Luis de Souza "Deco" seguono le dichiarazioni pubbliche rilasciate dallo stesso presidente dell'FC Barcelona Joan Laporta, ammettendo che il club blaugrana "sta lavorando per rispettare la regola dell'1:1" e, pertanto, non rientra attualmente nei parametri di detta regola per la registrazione dei giocatori".